Perché il natale si festeggia il 25 dicembre?

Sapevate che il Natale non è il compleanno di Gesù? O che la data del Natale non ha alcun significato biblico? Sapevate che ci sono quasi una dozzina di feste della Chiesa tra settembre e dicembre, ognuna delle quali segna la festa di un santo diverso? Se lo sapevate, complimenti! In caso contrario, ecco perché festeggiamo il natale il 25 dicembre.

E perché proprio in questa data? Perché è stata la prima volta che tutte le comunità ecclesiali si sono accordate per celebrarlo. Prima di questo accordo, c’erano molte date diverse per osservare la nascita di Cristo in tutta l’Europa occidentale.

Ad esempio, a Costantinopoli (l’attuale Istanbul) la si osservava il 6 gennaio, mentre a Roma e ad Alessandria era il 19 gennaio. Ma quando Papa Giulio I decise di celebrarla il 25 dicembre nel 455 d.C., tutte le Chiese seguirono l’esempio e lo fecero da allora.

Perché il Natale si festeggia il 25 dicembre?

Il Natale è la celebrazione della nascita di Gesù Cristo, nato a Betlemme, la data e l’anno esatti della sua nascita sono sconosciuti, ma si ritiene che siano intorno al 4 a.C..

La data del Natale non ha alcun significato biblico, ma si ritiene che sia la data in cui l’imperatore Costantino decise di celebrare la nascita di Cristo. La sua decisione fu molto probabilmente di natura politica, poiché in quel periodo lui e il suo esercito stavano combattendo una difficile battaglia nel nord dell’Inghilterra contro il re pagano Massenzio.

Ma quindi, perche 25 dicembre si festeggia natale? si ritiene che abbia fatto un sogno in cui gli veniva consigliato di porre un simbolo cristiano (in questo caso una croce) sopra gli scudi del suo esercito e avrebbe vinto la battaglia. In seguito a questo sogno, Costantino e il suo esercito ottennero una vittoria che egli attribuì al Dio cristiano. In segno di gratitudine, dichiarò che la nascita di Cristo doveva essere celebrata il 25 dicembre, il che gli diede anche la possibilità di unificare il calendario dell’Impero romano con quello giuliano, eccovi spiegato il perché festeggiamo il natale il 25 dicembre.

Perché il Natale non ha alcun significato biblico

Spesso si pensa che, poiché il Natale non ha una data specifica nella Bibbia, debba essere una celebrazione pagana. Non è così. Mentre la data del Natale non ha alcun significato biblico, la storia dell’albero di Natale ha radici bibliche. La storia biblica del fico ci insegna ad avere fede nel fatto che Dio ci fornirà ciò di cui abbiamo bisogno per il nostro sostentamento.

Quindi, l’albero di Natale ci ricorda di avere fede nel fatto che Dio provvederà a noi e di avere fede nel fatto che Egli soddisferà tutti i nostri bisogni, soprattutto il dono della salvezza offerto attraverso Gesù Cristo. La corona di Natale, invece, ricorda la corona di spine che Gesù portò sulla croce. In questo modo, sia l’albero che la corona sono collegati alla Bibbia. Il vischio, invece, non ha un significato biblico, anche se si ritiene che sia stato usato dai druidi per predire il futuro.

Quindi perché natale è il 25 dicembre è una scelta del tutto slegata dalla bibbia e dai suoi fondamenti, una scelta basata su altri fattori sempre importanti e storici ma poco affini al mondo religioso.

Allora perché lo festeggiamo in questo giorno particolare?

Il 25 dicembre non è la data della nascita di Cristo. Anzi, non ci si avvicina nemmeno! La maggior parte degli studiosi ritiene che sia nato in primavera, molto probabilmente in aprile. Ma questo non significa che il compleanno di Gesù non sia da festeggiare.

Gesù stesso ha detto: “Ogni anno celebrerete una festa”. (Luca 21:36) E non ha detto: “Ogni anno celebrerete il mio compleanno”. A Gesù non interessava che noi celebrassimo se stesso. Era interessato solo a farci celebrare il più grande evento della storia: la sua morte sulla croce come sacrificio per i nostri peccati. Questo è l’unico evento che vale veramente la pena di celebrare. Eppure, stranamente, quasi nessuno lo celebra.

Conclusione

Il Natale è un periodo meraviglioso dell’anno, in cui festeggiamo con la famiglia e gli amici, ci scambiamo i regali e ci godiamo l’atmosfera di festa. Ma è anche un momento in cui dovremmo ricordare il vero motivo della celebrazione: la nascita di Gesù Cristo e il suo dono di perdono per tutti noi. Sebbene la data del Natale non abbia alcun significato biblico, la storia dell’albero di Natale ha radici bibliche.

La storia biblica del fico ci insegna ad avere fede nel fatto che Dio ci fornirà ciò di cui abbiamo bisogno per il nostro sostentamento. Quindi, l’albero di Natale ci ricorda di avere fede nel fatto che Dio provvederà a noi e di avere fede nel fatto che Egli soddisferà tutti i nostri bisogni, soprattutto il dono della salvezza offerto attraverso Gesù Cristo. Il vischio, invece, non ha un significato biblico, anche se si ritiene che sia stato usato dai druidi per predire il futuro.

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