Gesù ed Erode

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Sicuramente Gesù Cristo, il Messia predetto vissuto circa 2.000 anni fa, è la figura più significativa dal punto di vista religioso.

Il Figlio di Dio, dopo essere disceso dai cieli ha promulgato e predicato il verbo di Dio sulla terra ed è stato colui che ha dato inizio ad un credo religioso basato su profondi insegnamenti e norme morali che ha influito profondamente su oltre un miliardo di persone di tutto il mondo, il cristianesimo.


Conoscerai bene attraverso l’insegnamento ricevuto dai Vangeli tanti episodi che riguardano la sua vita, i suoi miracoli, le parabole insegnate e soprattutto i suoi ultimi momenti di vita.

Ma sai anche che Gesù rischiò moltissimo di essere messo a morte poco dopo la sua nascita, da neonato? Si, Gesù fu salvato da una tragica storia che conoscerai come la “Strage degli innocenti”.
Ma come vi sfuggì e grazie a chi? E soprattutto chi desiderava metterlo a morte in così tenera età e per quale motivo?

Raccontiamo questa incredibile storia che vide coinvolti diversi personaggi storici descritta nella Bibbia, esattamente nel Vangelo di Matteo capitolo 2.

Come scampò Gesù al Re Erode?

Saprai molto bene che in occasione della nascita di Gesù, ci furono 3 uomini che vi accorsero da molto lontano per rendergli omaggio: ovviamente parliamo dei Re Magi che portarono doni come l’oro, l’incenso e la mirra.

Questo episodio lo si ricorda bene ogni anno nella sera del 24 dicembre.
Questi personaggi erano anche definiti “astrologi” perché avevano la capacità di interpretare ciò che poteva accadere alle persone nell’arco della loro vita attraverso lo studio delle stelle e costellazioni del cielo. Tali uomini avevano visto nel loro lontano paese di origine una Stella particolarmente luminosa e, certi che era il segno che li avrebbe condotti al “Re dei Giudei” appena nato, la seguirono per centinaia di chilometri spinti dal loro forte desiderio di omaggiarlo con regali di grande valore.

Forse, però, non saprai un antefatto molto interessante che è alla base del tragico avvenimento della “Strage di Erode“.
La stella che i Re Magi seguirono non li condusse immediatamente a Betlemme, luogo di nascita di Gesù, ma nella città di Gerusalemme. Come si legge in Matteo 2:1-3 quei Re si presentarono a Palazzo dal Re Erode il Grande. Al loro arrivo gli chiesero dove fosse il “Re dei Giudei” appena nato raccontandogli dell’incredibile storia della stella che li aveva condotti e rivelandogli lo scopo di tale lungo viaggio, cioè omaggiarlo.

A quella notizia ed informazione, Erode ne rimase profondamente scioccato e turbato insieme a tutta la sua corte, visto che lui era il Re della Giudea.
A quel punto questo bieco personaggio mise in moto la sua mente malevola e tutta la sua astuzia: come si legge in Matteo 2:4-8, la sua prima mossa fu convocare tutti i capi religiosi chiedendo loro tutti i dettagli contenuti in varie profezie fatte da profeti ebrei in merito all’esatto luogo di nascita del promesso Figlio di Dio.

Una volta che venne a sapere che sarebbe stata la cittadina di Betlemme, in segreto incontrò quei Re e si fece dire esattamente quando avevano visto comparire la miracolosa stella. Dopodiché diede loro incarico di raggiungere Betlemme, trovare il neonato e poi tornare da lui per fornirgli le informazioni inerenti il luogo esatto.
Quale motivazione diede a quegli uomini? Astutamente disse che grazie a loro anche lui avrebbe potuto andarci per rendergli omaggio.
Quei Re partirono e trovarono l’esatto luogo a Betlemme in cui vi era il neonato Gesù insieme ai suoi genitori portandogli.

A questo punto, per preservare la vita di Suo Figlio, intervenne Dio in 2 diversi modi:
Per prima cosa, in Matteo 2:12 si legge che fece loro avere un sogno in cui vennero avvertiti di non rientrare dal Re Erode per trasmettergli quelle informazioni ma di rimettersi in viaggio verso il loro paese di origine, cosa che fecero prontamente.
Inoltre, come riportato in Matteo 2:13-15 Dio usò un suo angelo per apparire in sogno a Giuseppe, padre di Gesù, per dirgli di partire insieme a Maria e al bambino e fuggire in Egitto, avvertendolo che il Re Erode lo stava cercando per metterlo a morte. Immediatamente, nella notte stessa Giuseppe ubbidì e partirono per l’Egitto.

Quella famigliola rimase lì fin quando un altro angelo li avvertì in sogno, della morte di Erode, come scritto in Matteo 2:19-21, così che poterono finalmente tornare nel proprio paese.

Ecco come grazie all’intervento del suo premuroso Padre divino e dei suoi genitori terreni il piccolo Gesù scampò dal crudele Re Erode e dalle sue malvagie astuzie.

Purtroppo, comunque, quando Erode venne a sapere che quei Re erano rientrati nel loro paese senza tornare da lui, sentendosi ingannato si infuriò tanto che diede ai suoi soldati il tremendo comando: uccidere tutti i bambini di Betlemme e dintorni!
Di quale età? Calcolando il tempo trascorso dalla comparsa della stella e dalla partenza dal loro paese dei Re Magi, stabilì di far sterminare i bambini dai 2 anni in giù.
Ancora oggi tristemente quel crimine orrendo compiuto a discapito di neonati inermi raccontato nella Bibbia è ricordato come la “Strage di Erode”.

Perché Erode voleva uccidere Gesù?

Innanzitutto, per comprendere bene il perché Erode diede un comando così tanto crudele, è importante inquadrare chi era Erode detto il Grande.

Egli era un uomo privo di scrupoli, astuto, opportunista, sospettoso e crudele. Tra i più grandi storici dell’epoca che parlarono di lui descrivendo accuratamente la sua personalità ed azioni compiute, ci fu Giuseppe Flavio che confermò la storicità e vericità del racconto biblico.

Grazie alle sue abilità politiche, egli succedette nel 39 d.C. a suo padre Antipatro come Re di tutta la Giudea insediandosi a seguito della conquista di Gerusalemme. Consolidò la sua posizione facendo mettere a morte immediatamente senza scrupoli tutti i principali esponenti del partito opposto e, accattivandosi l’appoggio di Roma con doni e regali ai Cesari e grazie alla sua spiccata capacità in parola, la spuntò sempre quando gli ebrei o addirittura membri della sua stessa famiglia presentavano accuse o proteste a Roma contro di lui. Infatti, fu proprio dalla sua stessa famiglia che Erode ebbe i maggiori dispiaceri, dato che tutta la famiglia era ambiziosa, sospettosa ed intrigante.
Il Re Erode, quindi, viveva nel terrore che chiunque, figli compresi, potesse complottare contro di lui per usurpargli il trono, tanto che fece assassinare sua moglie, 3 dei suoi figli, suo fratello, suo nonno e diversi tra i suoi migliori amici.

Ecco, dopo aver avuto un quadro generale della personalità di questo oscuro personaggio storico, è più facile comprendere il perché diede un comando così tanto crudele, cioè il far mettere a morte tutti i bambini, e le sue motivazioni recondite.
Erode era a conoscenza di diverse profezie tramandate nel popolo d’Israele inerenti l’arrivo del Messia. Quando sentì, quindi, dalla bocca dei Re Magi che era arrivato il giorno della nascita del “Re dei Giudei“, sicuramente pensò che era giunto il giorno della comparsa di colui che prima o poi gli avrebbe usurpato il trono tanto desiderato. Non volendo minimamente attendere la sua crescita ed affrontarlo come eventuale futuro avversario politico, la sua assoluta mancanza di coscienza e di umanità lo spinse ad emanare quel decreto così da eliminare con una certa sicurezza quel neonato tanto temuto.

Purtroppo, quella strage degli innocenti voluta da Erode causò un infinito dolore per moltissime mamme di quell’epoca ma non per la mamma del Figlio di Dio, Maria.

Gesù vi riuscì a scampare grazie all’intervento divino e nessun uomo malvagio potè così impedirgli di crescere e dedicarsi alla predicazione della buona novella fino al giorno della sua morte.

Questa è la storia di Re Erode e Gesù che è stata tramandata a noi durante gli anni, utile per capire alcuni comportamenti che scatenarono alcune delle più sanguinose battaglie.

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